ICMA sviluppa tecnologie di estrusione finalizzate a garantire uno
SVILUPPO SOSTENIBILE intese come: utilizzo di Risorse rinnovabili (es. fibre naturali, amido) e/o riciclabili (es. scarti plastici) e Riduzione dei consumi energetici.
Per questo motivo alcune delle nostre soluzioni tecnologiche sono state focalizzate alle risoluzione di queste problematiche. Tra le applicazioni specifiche ricordiamo:
– Impianti di Compounding per Biopolimeri– Impianti di Compounding per Riciclo– Impianti per WPC (Compositi plastica / fibre naturali)– Impianti di Estrusione per lastre e profili da materiali riciclatiTali soluzioni impiantistiche, basandosi su estrusori bivite co-rotanti, si caratterizzano per:
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Capacità di miscelare materiali a basso costo disponibili da scarti di lavorazione di prodotti naturali (es polvere di legno) e non (es. plastiche di scarto) per ottenere manufatti con caratteristiche innovative.
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Alimentazione dei singoli ingredienti
direttamente nell'estrusore co-rotante, per ottenere
una miscela omogenea pronta per essere quindi estrusa in un semilavorato sia esso una foglia o una lastra. L’estrusione diretta consente notevoli risparmi energetici.
Più di recente
ICMA ha sviluppato il progetto
ECOIMPATTO, cioè partendo da scarti plastici misti post-consumo, ha messo a punto una tecnologia molto innovativa per ottenere
manufatti estrusi ad elevata qualità estetica.
La conferma del nostro impegno su questo tema è dato dalle nostra storia e dai brevetti registrati. Negli anni '70, la collaborazione con Solvay, ha portato all'ottenimento di un brevetto per la
produzione di lastre in PP con farina di legno (Woodstock
™), utilizzate con grande successo in particolare nel campo dell'automobile (Fiat - Ford - Nissan - Volkswagen).
Tale metodo è stato ulteriormente perfezionato nel tempo e adeguato tecnologicamente a macchinari (estrusori bivite co-rotanti) di nuova generazione (migliori prestazioni, maggiori produzioni, maggior precisione, ecc.) che consentono l'impiego di materie prime di facile reperibilità.
Oggi il brevetto copre molte delle geografie industrialmente significative.
Come ulteriore sviluppo della suddetta applicazione, ha messo a punto e brevettato un sistema per la
produzione di materiali compositi (Naturecore
™) consistenti in strati lamellari di polimero con carica organica vegetale rivestiti da strati esterni con cariche inerti (polveri minerali). Quest'ultima applicazione è stata sviluppata per il settore agro-alimentare nella produzione di imballi monouso completamente riciclabili.